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Costituzione: 20 Dic. 1980
Charter: 21 Feb. 1981
Club Sponsor: Lentini
DISCORSI

CONFERENZA: GIORNATA INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL'INFANZIA

                                                                    

DISCORSO DEL PRESIDENTE RUSSOTTO

Buonasera,

desidero innanzitutto porgere un doveroso  saluto alle autorità civili, religiose e militari presenti, agli intervenuti e alle qui presenti relatrici e relatori ai quali va il mio personale ringraziamento e quello del Club per la  pronta e sincera disponibilità dimostrata per fornire un importante contributo di pensiero sull’argomento principe di questa serata:

LEGISLAZIONE INTERNAZIONALE E NAZIONALE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA: I DIRITTI SOTTRATTI”

Prima di entrare nel cuore della conferenza, permettetemi di spendere qualche minuto sul kiwanis di cui mi onoro esserne il Presidente.

 

CHE COS’E’IL KIWANIS

E' un' associazione per la collaborazione reciproca tra persone di tutto il mondo che desiderano edificare una migliore comunità umana. L’ "International Directory of Adult Education" dell’U.N.E.S.C.O. definisce il Kiwanis come una organizzazione di servizio che persegue concreti programmi al servizio della comunità e la trattazione dei problemi sociali locali, nazionali ed internazionale.

 

COME NASCE

Nel dicembre 1914, Allen S. Browne e Joseph G. Prince riunirono un gruppo di amici e fondarono a Detroit nel Michigan il primo club degli Stati Uniti d’America, ufficialmente registrato al tribunale di tale città il 21 gennaio 1915. 

Nello stesso anno fu costituito un altro club a Cleveland nell’Ohio e, nel febbraio 1916, il primo club canadese ad Hamilton, nella regione dell’Ontario.

Nello stesso anno 1916, ebbe luogo a Cleveland il primo congresso con i delegati di sedici club nel quale furono poste le basi per una organizzazione internazionale.

In tale occasione, su suggerimento dello storiografo Burton, venne adottato all' unanimità per l’associazione il nome di

"KIWANIS"

termine contratto da una frase dell’idioma della tribù indo-americana degli Okipei, "Nun-Kee-Wan-Nis", il cui significato può condensarsi in 

"Conoscersi meglio"

Nel terzo congresso, svoltosi a Providence, nello stato del Rhode Island, venne adottata la suddivisione territoriale del Kiwanis in Distretti, e furono stabilite le regole di formazione e di governo.

Nel 1920 al Congresso di Portland, nell’Oregon, su proposta del direttore della rivista del Kiwanis, Roe Fulkerson, venne adottato il motto ufficiale

 

"WE BUILD" (Noi Costruiamo).


Nel 1924 a Denver, nel Colorado, il congresso modificò il nome dell’associazione in "KIWANIS INTERNATIONAL" .

Dal 1963 è iniziata l’espansione del Kiwanis International anche nel continente europeo che ha portato, nel Congresso di Zurigo del 1968, alla costituzione della Federazione Europea della quale fanno parte i Distretti europei.

L'Associazione fu aperta alle donne nel 1987.  Oggi ci sono più di 51.000 membri donna e in molti club il Presidente è donna.

Con il motto: WE BUILD ( Noi costruiamo) i club Kiwanis finanziano  progetti di assistenza e opere di volontariato.

Nell’ultimo ventennio il Kiwanis ha diretto prevalentemente le sue attività di servizio alla comunità (service) in favore delle giovani generazioni e dei bambini.

Nel 1983 è stato lanciato il service "Scopo del Kiwanis: i bambini meno fortunati".

Nel 1984 Nancy Reagan si impegna con il Kiwanis in una campagna contro l’abuso di droghe nell’età scolare svolgendo un programma radiofonico "Kiwanis e Nancy Reagan" che prosegue negli anni successivi con ampio successo, talché nel 1986 viene assegnata alla First Lady Americana la Medaglia Kiwaniana di Service. Tale Medaglia, istituita nel 1985, fu assegnata per la prima volta al Dr. Giuseppe Maggi, medico italo-svizzero dedicatosi per 40 anni a costruire e dirigere ospedali nel Camerun in Africa Occidentale. Nel 1991 viene definitivamente individuata nei bambini la priorità numero uno delle azioni di servizio alla comunità (Young Children: Priority One) e nel 1994 viene lanciato un progetto di service mondiale, in collaborazione con l’U.N.I.C.E.F., per prevenire le malattie dovute a carenza di iodio (Iodine Deficiency Disorder: I.D.D.) per la quale è tuttora in corso una raccolta di 75 milioni di  dollari USA.

Nel 1995 la Medaglia Kiwaniana di Service è assegnata a Rosalynn Carter e Betty Bumpers, fondatrici della campagna di vaccinazione "Un bambino su due" nel Terzo Mondo.

Nel 1996 lo stesso riconoscimento è  conferito a Madre Teresa di Calcutta per l’impegno dedicato durante tutta la sua vita a favore dei "più poveri nel mondo dei poveri".

Nel congresso internazionale di Montreal del 1998,al motto "We build" è stata affiancata, quale visione per il futuro, la frase "SERVING THE CHILDREN OF THE WORLD" (Assistiamo i Bambini del Mondo) a sottolineare l’impegno assunto dal Kiwanis a livello mondiale. 

Il Kiwanis pertanto ha come “Mission” la tutela dei diritti dei bambini.

Tutelare i diritti dei bambini è quindi una necessità perché il livello della qualità della vita goduto dai bambini e dagli adolescenti è un potente indicatore dello sviluppo di tutta la società.

A tutela dei diritti dei bambini il Kiwanis  interviene con conferenze e service favorendo la realizzazione dei seguenti obiettivi:

Favorire l’acquisizione di una cultura della maternità e paternità libere e responsabili  sostenendo concretamente l'esercizio delle responsabilità familiari e stimolando la formazione di una adeguata rete di servizi pubblici.

Si tratta di preparare e aiutare i genitori a svolgere bene e in maniera responsabile la loro funzione. A tale scopo sono opportuni interventi di sensibilizzazione rivolti agli utenti e ai responsabili dei servizi pubblici ospedalieri e territoriali a servizio dei bambini. I consultori, che hanno la funzione di servizio territoriale aperto e competente e intervengono anche  in merito alla contraccezione e all'interruzione di gravidanza, devono poter informare tutte le gestanti sui diritti all'assistenza, all'anonimato, a non riconoscere il neonato. Essi devono contemporaneamente poter rafforzare nei futuri genitori la fiducia di essere attori competenti dei loro progetti educativi, devono informarli sui servizi che potranno aiutarli nelle loro difficoltà genitoriali e devono poterne eventualmente favorire l’accesso.

Vanno decisamente potenziati tutti i settori del servizio materno infantile sia per la psicologia che per la salute mentale in età evolutiva, con particolare riferimento a bambini portatori di handicap fisici, psichici,  sensoriali, intellettivi, relazionali. I servizi territoriali come i servizi ospedalieri, devono poter intervenire con capacità diagnostica precoce su tutti i possibili problemi della coppia genitoriale e del bambino, assicurando contemporaneamente ai genitori tutte le forme di sostegno e di informazione utili ad affrontare e migliorare la situazione.

Attivare, attraverso service territoriali, interventi che possano sostenere soprattutto i bambini in età pre-scolare e i genitori in difficoltà.

I primi anni di vita del bambino sono decisivi per la costituzione della sua personalità. In questo periodo il bambino attiva molti investimenti relazionali, affettivi e cognitivi ed è importantissimo agevolare le esperienze di socializzazione nei  suoi primi anni di vita. Invece la prima socializzazione è quella che avviene nella famiglia nel primo anno di vita e tutti i processi di separazione, identificazione e, quindi, relazionali, nascono nella famiglia nel primo anno di vita.

E’ importante un’educazione rispettosa e non abusante della prima infanzia. E’ questa che pone le basi perché si possano perseguire gli obiettivi delle altre successive educazioni.

Se un bambino è stato rispettato avrà dentro di sé, come sapere proprio, le risorse per rispettare gli altri e saprà controllare le eventuali tendenze aggressive.

Per questo diventa di primaria importanza aiutare precocemente i genitori ad entrare nel loro ruolo genitoriale e per fare ciò è necessario comunicare, rendere le masse e i vertici sempre più consapevoli del problema e creare servizi con  operatori in grado di aiutare le coppie genitoriali a risolvere i loro vissuti conflittuali e a liberarsene.

Garantire e proteggere il diritto all’istruzione.

La formazione e l'apprendimento sono connaturali ai bambini. Il desiderio di conoscere e di saper fare non è solo funzionale al raggiungimento della propria autonomia, ma è anche l'espressione della piacevole curiosità con cui ci si affaccia verso la complessità del mondo circostante. La scuola è il luogo nel quale i ragazzi e le ragazze, i giovani e le giovani devono sentirsi protagonisti, esprimendo potenzialità, interessi, progetti. Per troppi adolescenti, invece, la scuola è un luogo da cui si fugge. L'abbandono scolastico è oggi una piaga sociale che va combattuta sostenendo e riaffermando la funzione insostituibile della stagione formativa scolastica per favorire la crescita integrale delle persone. A tale scopo bisogna impegnarsi per migliorare le capacità formative sia dei genitori che degli insegnanti.

Promuovere l'offerta di una rete di servizi, complementari alla scuola e alla famiglia, volti a migliorare la qualità del tempo libero dell'infanzia e dell'adolescenza.

Ci si accorge dell'infanzia e dell'adolescenza, solo quando si presentano "problemi" ed emergenze. Bisogna invece imparare a pensare la normalità della vita quotidiana e rendere le città amiche dell'infanzia. Per crescere bene è necessario che vi sia tempo per i rapporti e vi siano spazi dove vivere la propria età. Questo vuol dire promuovere programmi di aggregazione e di formazione civica di qualità, fondati su modelli educativi aperti e rispettosi della ricchezza del patrimonio sociale, culturale e religioso del nostro paese. Gli orientamenti educativi dovranno corrispondere alla sempre maggiore necessità di formare alla convivenza civile, alla legalità, al rispetto della differenza sessuale, alla salute integrale della persona, al lavoro creativo e produttivo, alla  multiculturalità.

Aiutare a trovare una soluzione all’attuale triste e perdurante fenomeno della violenza e dello sfruttamento dei bambini, della devianza e della criminalità,  stimolando la fermezza e la competenza delle istituzioni.

Bisogna contribuire a far conoscere la realtà della violenza contro i minori, anche e soprattutto all'interno della famiglia, indagarne entità e caratteristiche, creare le condizioni per interventi che combattano alla radice questo fenomeno, costruire le condizioni per limitare il danno nei bambini maltrattati. E' certamente importante reprimere ogni forma di violenza contro i minori, ma occorre farsi carico di prevenire e di spiegare, per facilitare in tutti gli adulti l'attitudine a comunicare e relazionarsi correttamente con i più piccoli.

Il Kiwanis International ha diffuso a livello mondiale una richiesta di proposte per sollecitare nuove idee per il prossimo Progetto di Service Mondiale (Worldwide Service Project= WSP) e ne sono state prese in considerazione più di 200 da tutte le parti del mondo. Un comitato speciale, appositamente nominato, avrà il difficile compito di esaminare queste proposte, selezionare le finaliste e proporle al direttivo del Kiwanis International.

Ritengo doveroso segnalare che il primo Progetto di Service Mondiale del Kiwanis International ha virtualmente eliminato da tutto il mondo le malattie legate alla carenza di Iodio (Iodine Deficiency Disorders o IDD). L’intera famiglia Kiwanis, si è impegnata, insieme al Fondo delle Nazioni Unite per i Bambini (UNICEF) e al Fondo U.S. per l’UNICEF, e sono stati raccolti circa 100 milioni di dollari USA per finanziare questo sforzo monumentale.

In base al rapporto dell’UNICEF, il risultato di quel progetto della famiglia Kiwanis è che ogni anno nascono 90 milioni di neonati liberi dalla minaccia del ritardo mentale e da altri disordini causati dalla carenza di iodio. A livello mondiale, l’intera famiglia Kiwaniana ha sostenuto la campagna per eliminare gli effetti devastanti delle malattie causate dalla carenza di iodio (IDD), causa principale del ritardo mentale, che però può essere prevenuto.

Più di un miliardo e mezzo di persone erano a rischio IDD, perché non avevano la possibilità di assumere sufficiente iodio attraverso la loro dieta. Grazie agli sforzi del Kiwanis, molti genitori, colpiti da IDD, ora possono veder crescere i loro figli in buona salute e raggiungere il loro potenziale fisico e mentale. I buoni risultati del programma IDD sarà di giovamento a tutte le generazioni future.

I più grandi sostenitori dei bambini, fra i quali anche Stephen Lewis, ex vice direttore esecutivo dell’UNICEF, commentano questo risultato con la seguente nota di merito:

“I Club del Kiwanis” dice Lewis “saranno sempre associati ad uno dei più straordinari trionfi sanitari del 20mo secolo, una delle grandi vittorie della politica per la salute pubblica.”
In definitiva, compito del Kiwanis e’ quello di esercitare una “funzione sentinella e  controllo” sull’applicazione della Convenzione di New York. Molti sono i risultati conseguiti  in questo inizio di secolo ma  occorre  non abbassare la guardia  e  continuare a promuovere iniziative volte a favorire la costruzione di un mondo migliore e di una società più equa e giusta. 

L’infanzia non è quella che ci piace immaginare: spensierata, gioiosa e felice ma è un’età di estrema fragilità; è un’età di bisogni specifici che bisogna saper riconoscere e soddisfare .

Lo sviluppo di un bambino è come lo sviluppo di un fiore  che ha bisogno di protezione e cura! Il ruolo dei Kiwaniani, per il perseguimento di tale finalità, non è  marginale ma assume rilevanza etica, morale, sociale e civile.

Ed e’ per questo motivo che in questo particolare anno sociale il kiwanis Club Augusta sta attuando un programma che intende dare massima visibilità alle tematiche quali l’ambiente (ti regalo un progetto e il manifesto), i valori (il monumento al bambino e un messaggio dalla mia città), l’impegno per sviluppare le numerose e impegnative attività che danno vita alla Settimana del bambino coinvolgendo le scuole cittadine.

Fino a quando  anche  l’ultimo  bambino non avrà riacquistato  il pieno  diritto alla Vita , fino a quel momento, ciascuno di noi  è chiamato all’impegno disinteressato e gratuito in loro favore.

Concludo ribadendo quello che è e sarà il nostro impegno nel servizio in favore dei bambini del mondo: adoperiamoci per consegnare al domani una migliore generazione giovanile; perché un bambino protetto e tutelato oggi, sarà un adulto migliore in una migliore società del futuro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DIVISIONE SICILIA 3
E0469-K10203
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