DISCORSO DEL PRESIDENTE RUSSOTTO

Signor Sindaco, Signor Prefetto di Siracusa, Signor Ammiraglio Comandante di Marisicilia, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’armi, cittadini, oggi  4 novembre 2009 celebriamo la Festa dell’Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate, nel 91° Anniversario della fine della Grande Guerra che, conseguendo gli obiettivi degli artefici del Risorgimento, portò a compimento l’Unità d’Italia.

Il 4 Novembre di 91 anni fa si concludeva, vittoriosamente per le nostre armi, il lungo e sanguinoso primo conflitto mondiale. I soldati italiani, spesso in condizioni di inferiorità, combatterono con onore e con valore quel conflitto. Una giornata per rappresentare i sentimenti delle nostre comunità e poter rivolgere a tutti un vivo e caloroso saluto, unitamente ai particolari sentimenti di gratitudine alle autorità militari presenti e ai militari tutti.

La ricorrenza del  4 Novembre ci impone di mantenere uno stretto rapporto fra quel momento storico e lo spirito che ci anima nel nostro tempo, finalizzato alla promozione della pace, dei suoi valori e del benessere dei popoli, come pure il rispetto delle identità nazionali.

Le Forze Armate, oggi sempre piu’ impegnate in delicate operazioni umanitarie e di mantenimento della pace, costituiscono un presidio della democrazia e delle istituzioni nel nostro Paese e sono importanti per garantire alle giovani generazioni un futuro di pace.

Il Kiwanis club Augusta ha avuto l’onore di essere ammesso dalle autorità militari e civili a partecipare a questa cerimonia.

Il nostro  vuole essere un contributo di natura culturale, non fine a se stesso ma propositivo.

Il nostro Club Service si muove su due piani ben precisi: l’impegno cosiddetto "locale" e, l'altro, di tipo “globale", laddove ci sia la volontà di perseguire - attraverso i Club - una reale corrispondenza tra il patrimonio culturale, proprio del territorio "locale” e la crescita culturale della comunità civile, propria del "globale".
Tutto ciò prospetta la definizione del termine "territorio": categoria non più solo fisico-geografica, ma da intendere come spazio culturale delle identità. Il Territorio è prodotto attraverso un dialogo, una relazione fra entità viventi, nel tempo lungo della Storia. Ed allora, ecco la necessità di riannodare i fili della memoria per ridisegnare le nuove mappe identitarie, indispensabili per la nuova progettualità della cultura. Anche la programmazione dell’attività del Club service, non è più da intendersi nell'accezione statica, ma in quella dinamica, attraverso iniziative concrete e meritorie.

Superata pertanto la vecchia impostazione della desueta storia locale, che ricercava le peculiarità del proprio ambito, si approda alla più moderna codifica microstorica/etnostorica, per ricerche che coniugano il "locale" con il "globale".
Partendo, allora, dal dato localistico, occorre attrezzarsi per operare utilizzando e garantendo la continuità nel tempo del patrimonio storico, quale appunto è questo pregevole pezzo di artiglieria che pocanzi abbiamo restituito restaurato alla città.

Nel 1991 il Kiwanis Club Augusta ha donato al Comune questo raro obice risalente al 1918, che era stato individuato e salvato dalla demolizione dal Museo della Piazzaforte. Da allora questo prezioso cimelio e’ in carico al civico museo e adorna il monumento al Milite Ignoto della città. E’ un cannone che sebbene risalente alla prima guerra mondiale ha combattuto anche alla seconda successiva; sicchè abbraccia in un unico contesto storico i nostri soldati di due generazioni. E’ pertanto un cimelio storico che meglio di ogni altro incarna i gesti e le vicende storiche che la ricorrenza di oggi intende celebrare.

Questa è la ragione per la quale hanno provveduto pocanzi alla scopertura del cimelio il Direttore del Civico Museo della Piazzaforte Avv. Antonello Forestiere e il Dott. Salvatore Cannavà, Presidente, quest'ultimo, del Club nel 1991.

Il nostro Club,  aderendo alla specifica richiesta della direzione del Museo ed in collaborazione con la ditta Isme di Bramanti, ha pertanto provveduto al restauro dell’obice, concluso con uno speciale trattamento di pitturazione che lo preserverà a lungo nel tempo.

Manteniamo cosi’ vivi questi segni della memoria storica per noi e per le nuove generazioni volgendo uno sguardo particolare alla crescita culturale dei giovani verso i quali il Kiwanis Club è particolarmente impegnato a livello locale ed internazionale.

Concludo con un altro momento della memoria.

Un reduce dalla campagna di Russia, il secondo, sanguinoso, conflitto che sconvolse il mondo, ricordava:

"Mia madre mi salutò commossa e mi sussurrò poche parole, che ricordo ancora oggi: figlio mio, cerca di tornare. Ma ricorda: non a tutti i costi";

quasi a voler raccomandare quel sano attaccamento al proprio Paese, ma senza l’astio ideologico, né volontà di annientamento, di vendetta e di prevaricazione. Dalla memoria della nostra gloriosa e sofferta storia, spetta a noi, al nostro operare e alla nostra testimonianza tenere vivo il valore di quelle radici, che continuano a dare senso e prospettiva al nostro presente e al nostro futuro.

Il piu’ vivo e riverente omaggio a mio nome e del Kiwanis Club alle nostre Forze Armate.