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Gita sociale a Montalbano Elicona
 
 
Domenica 9 Novembre, in occasione della imminente festa di San Martino, il Kiwanis Club Augusta ha effettuato una gita sociale in pullman a Montalbano Elicona, un borgo medievale tra i più belli d'Italia, arroccato a 900 metri d'altitudine nel cuore dei Nebrodi, dominato dalla possente mole del Castello Federiciano e non distante dall’area megalitica dell’Argimosco che si estende su un vasto altopiano a 1200 metri sul mare fra la riserva forestale protetta di Malabotta e il borgo medesimo.
Hanno aderito all'iniziativa del Presidente Michele Purgino numerosi Soci con rispettivi consorti ai quali si sono uniti per l'occasione parenti ed amici.
Una bella giornata di sole e cielo azzurro ha caratterizzato l’escursione della comitiva kiwaniana, assistita lodevolmente, sin dal viaggio nel comodo 75 posti, con una ricca colazione a base di dolci, bibite, caffè e ….. “bastardoni” (particolare varietà di fichi d’India)  distribuiti dal Presidente e da alcune gentili signore e tra queste la moglie Lucy e l’indomabile Emilena Iacieri, brava ed esperta organizzatrice della giornata.
Come previsto, una sosta tecnica a Randazzo per prendere un caffè, comprare un po’ di frutta, dei salumi e un po’ di formaggio e poi di nuovo in viaggio.
Nella mattinata la comitiva è andata alla scoperta di Argimosco, il maggiore sito megalitico d’Italia (  la Stonehenge italiana), un misterioso santuario di pietra (strutture costituite da grandi rocce di arenaria o granito di altezza anche superiore ai 25 metri), costruito secoli fa per celebrare i cicli astrali.
L’esperta e professionale guida Dott. Nicola D’Amico ha illustrato con passione, competenza e con dovizia di particolari gli enormi e complessi megalitici, molto simili ai più famosi Dolmen e Menhir che i popoli celtici utilizzavano per celebrare i riti religiosi.

Quelli di Argimosco, oltre che legati ai culti fallici, sembrano essere stati adattati alla costituzione di allineamenti per la collimazione dei raggi solari, con riferimenti certamente utili alla determinazione di solstizi ed equinozi e alla rappresentazione di figure mitiche.

Dopo aver goduto uno stupefacente panorama dove lo sguardo si perde tra le isole Eolie, la maestosa mole dell’Etna, la meravigliosa costa nei pressi di Gioiosa Marea con più in fondo Cefalù e poi Capo Milazzo che precede l'approssimarsi dello Stretto di Messina, la comitiva ha raggiunto in pullman Montalbano Elicona.

Dopo il pranzo all'Antica Osteria siciliana “Al SAKALI”, un ambiente molto affascinante adiacente al Castello di Federico, nel tardo pomeriggio la comitiva ha potuto visitare proprio il Castello Federiciano che rappresenta l'elemento storico architettonico più significativo di Montalbano Elicona che sovrasta e domina un tessuto urbano medioevale irregolare e tortuoso, che si snoda su e giù per i vicoli adattandosi alla conformazione del promontorio roccioso.
Eretto da Federico II di Svevia su un precedente fortilizio arabo, fu da lui stesso distrutto in seguito alla rivolta guelfa del 1232. Federico Il d'Aragona lo ricostruì agli inizi del XIV sec. con le caratteristiche del castello-residenza nobiliare. Posto sull'altura più occidentale del paese è costituito in alto da una piazzaforte normanna-sveva e in basso da una fortificazione svevo-aragonese.
All’interno vi è un ampio cortile, al centro del quale si trova la cappella con tracce di affreschi. Negli anni '80 i lavori di restauro hanno restituito il castello alla sua antica bellezza, ma con un imperdonabile errore: i merli, originariamente a coda di rondine, sono diventati rettangolari, qualificando così come guelfo un edificio che, essendo svevo aragonese, non potrebbe essere più ghibellino! Il castello è oggi di proprietà comunale e viene utilizzato per mostre e convegni.
Successivamente la visita ha portato la comitiva Kiwaniana alla scoperta degli angoli più suggestivi ed incontaminati del borgo, un pittoresco susseguirsi di vicoli medievali, che aggrovigliandosi in continui saliscendi danno un’atmosfera molto suggestiva a questo paesino con le piccole case costruite in pietra arenaria colme di storia autentica, benché in certi punti sia ancora presente un senso di abbandono che sta però per scomparire con i numerosi progetti di restauro già in avanzata realizzazione.

Si sono quindi potuti ammirare i tanti edifici civili e religiosi e tra questi ultimi la chiesa di Santa Caterina, la cui facciata mostra un bel portale in stile romanico. Eretta intorno al 1300, conserva all'interno una pregevole statua marmorea della santa poggiata su un prezioso basamento a bassorilievo, attribuita alla scuola del Gagini.

Intorno alle ore 20,00 la comitiva kiwaniana (stanca ma soddisfatta e contenta a giudicare dagli splendidi sorrisi di Grazia, Rita e Lucy) ha intrapreso la via del ritorno ad Augusta dove è giunta alle 23,00 circa.
E’ stata una bellissima giornata passata all’insegna dell’amicizia e della spensieratezza kiwaniana.
     
     
     
                 A. Valastro
        (Addetto Stampa K. C. Augusta)
     

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DIVISIONE SICILIA 3
E0469-K10203
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